E’ partito
ufficialmente il Piano per l’edilizia
scolastica lanciato, su tutto il territorio nazionale, dal Governo guidato
da Matteo Renzi con una lettera del premier indirizzata, lo scorso 3 marzo,
a tutti i Sindaci d’Italia affinchè venisse trasmesso al Ministero l’elenco
degli interventi di ristrutturazione di edifici scolastici valutati come
urgenti dalle amministrazioni comunali.
Il Comune di Molfetta, con una delibera di Giunta Comunale del 13 marzo (solo dieci giorni dopo la comunicazione del Presidente del Consiglio) proposta dal Sindaco Paola Natalicchio, aveva trasmesso a Roma un corposo “Piano Scuola” con l’indicazione dei moltissimi interventi necessari per rimettere in sicurezza e ammodernare i numerosi istituti della città.
In questi giorni,
con una comunicazione del Ministero dell’Istruzione, ha preso ufficialmente il
via la prima fase del Piano Nazionale con uno stanziamento complessivo di oltre un miliardo di euro che interessa
una scuola su due in tutta Italia e
circa 4 milioni di studenti.
E nell’elenco
dei primi interventi finanziati, pubblicato sul sito del Governo, figura anche la nostra città.
Molfetta,
infatti, è rientrata nella ripartizione di fondi con un primo stanziamento, in
questa fase, di 275.000 euro complessivi, per interventi di messa in sicurezza
e manutenzione che riguarderanno la Scuola Media “G. Pascoli”, la Scuola
dell’Infanzia “Filippetto”, la Scuola Primaria “V. Zagami” e la Scuola Media
“Savio”.
“Si tratta – ha commentato Giulio Calvani, segretario del Partito
Democratico di Molfetta – di un impegno
mantenuto da parte del Governo Renzi che ha posto tra le sue priorità
proprio un investimento importante sulla
scuola, nella consapevolezza che dalla crisi si può uscire solo
scommettendo sul valore più grande che il nostro Paese può incentivare: l’educazione e la formazione. E tutto
questo passa necessariamente anche da un intervento di natura straordinaria
sulla manutenzione degli istituti scolastici dove i nostri figli trascorrono
gran parte della loro giornata, al fine di garantire più elevati standard di
sicurezza. Oggi, finalmente, tutto questo è tornato al centro dell’azione del
governo centrale e, per quel che ci riguarda, della nostra amministrazione
comunale, grazie soprattutto alla grande attenzione riposta su questo tema dal
Sindaco Natalicchio che, come noto, detiene la delega alla pubblica istruzione”.
“Entro dicembre
– ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici, Giovanni Abbattista – i lavori finanziati con
questo primo contributo del Governo dovranno essere appaltati. Si tratta di una
prima risposta per far fronte alla
situazione gravissima che abbiamo ereditato in materia di edilizia scolastica.
Abbiamo stimato che occorreranno complessivamente circa 7 milioni di euro per rimettere in sicurezza e ammodernare i 22
istituti scolastici molfettesi, con interventi tra i più vari che vanno dalla
manutenzione dei lastrici solari alla sostituzione dei vecchi impianti di
riscaldamento, passando per il rifacimento degli infissi e il miglioramento dei
servizi antincendio e delle aree verdi. E’
un intervento complesso ma, dal nostro punto di vista, assolutamente strategico per la città che rappresenterà una
priorità nei prossimi mesi, con l’inserimento di tutti questi interventi nel
Piano Triennale delle Opere Pubbliche che sarà approvato assieme al Bilancio di
Previsione. Con questi interventi otterremo due risultati importanti: da un
lato migliorando la qualità della vita dei
ragazzi e degli insegnanti che frequentano le nostre scuole, e che potranno
farlo in contesti più adeguati e più sicuri per la serenità anche delle
famiglie, e, dall’altro, attivando un numero considerevole di cantieri che
potranno dare una boccata d’ossigeno
significativa ad un comparto, quello dell’edilizia, che sta subendo più di
altri la grave crisi economica che stiamo attraversando, come dimostrano le
statistiche nazionali. Per questo pensiamo che a Molfetta l’avvio di questo
Piano Scuole possa rappresentare anche una importante risposta anti-ciclica per
consentire una ripresa apprezzabile dell’economia locale”.