E'
stato approvata all'unanimità, ieri, dal Consiglio Comunale l'adesione del
Comune di Molfetta alla "Carta di
Pisa", il Codice Etico predisposto dall'associazione "Avviso Pubblico" per la
promozione della legalità e della Trasparenza negli Enti Locali.
"Sono
particolarmente lieto per questa importante decisione - ha commentato Giuseppe Percoco, consigliere comunale
del Partito Democratico, promotore di
questa iniziativa - perché fra le priorità che avevo indicato, insieme ai Giovani Democratici, nelle linee
programmatiche in campagna elettorale, vi era proprio la volontà di assicurare
la massima trasparenza e correttezza nell'attività di noi amministratori.
Con
l'ordine del giorno che abbiamo approvato, abbiamo mantenuto un impegno preso
con gli elettori e ci siamo assunti la responsabilità di sottoscrivere un
codice etico per conformare la nostra condotta ai principi di rettitudine e
trasparenza".
"La
Carta, infatti - ha proseguito Percoco -, può considerarsi un utile strumento,
proveniente dal basso, per la diffusione di una concreta politica per la
legalità e contro ogni forma di corruzione, nell'interesse esclusivo dei
cittadini e nel rispetto dei dettami costituzionali della diligenza, lealtà,
onestà, trasparenza, correttezza e imparzialità che devono ispirare sempre
l'attività di ogni amministratore della cosa pubblica. In questo momento
difficile per la politica, contrassegnato da scandali e da episodi di malcostume
che allontano sempre più le istituzioni dai cittadini, sono convinto che questo
codice etico rappresenti un importante strumento per la lotta alla corruzione
politica e amministrativa, e per la trasparenza del potere pubblico. Il ruolo
di Amministratore Locale e soprattutto di chi come noi è chiamato alla guida
dei Municipi, e cioè le istituzioni più vicine ai cittadini, ci impone il
rispetto delle norme etiche, per questo ritengo che sia necessario mettere in
campo tutti gli strumenti per accrescere la fiducia nella classe politica
locale".
Le
disposizioni del Codice introducono (tra le altre cose) una serie di norme
finalizzate ad escludere ogni ipotesi di conflitto di interessi, ogni cumulo di
incarichi pubblici e restringono la possibilità per gli amministratori di
accettare regali di ogni tipo che eccedano un modico valore.
Il
tutto al fine di evitare pressioni indebite o ipotetici conflitti di interesse.
Queste
disposizioni si applicano (ai sensi dell'art.2) "al Sindaco, agli
assessori, ai consiglieri comunali e a qualsiasi dipendente o funzionario che
eserciti un mandato conferitogli mediante nomina da parte del Sindaco o della
Giunta comunale o di un assessore, ovvero eserciti una funzione rappresentativa
o esecutiva per conto dell'Amministrazione comunale in Enti, Consorzi, Comunità
e società pubbliche o a partecipazione pubblica".
"Con
questo atto - ha concluso Giuseppe Percoco - abbiamo cercato, in piccolo, di
ridare credibilità alla Politica alle sue istituzioni e all'operato che ognuno
di noi porta avanti. La sfida non è galleggiare ma cambiare radicalmente
insieme il modo di fare politica".
Stessa soddisfazione è stata espressa da Fabio Ciocia, coordinatore locale dei Giovani Democratici: "E' per noi un impegno mantenuto con la
nostra comunità, dal momento che da sempre i GD hanno concentrato la loro
attenzione sui temi dell'etica pubblica e della trasparenza nell'attività
amministrativa. Ora stiamo già lavorando per sottoporre all'amministrazione
nuove iniziative al fine di coinvolgere sempre di più le giovani generazioni
nella elaborazione delle politiche in favore della città. Stiamo dimostrando
concretamente che innovare la politica è possibile e che una nuova stagione di
cambiamento si è davvero aperta in città". "Il Partito Democratico - ha aggiunto il
segretario locale del Circolo, Giulio
Calvani - ha sin dal primo momento sostenuto questa iniziativa,
considerandola un importante tassello nel percorso di ricostruzione di una
etica pubblica nella nostra città. Dopo gli anni bui delle amministrazioni di
centrodestra, caratterizzati anche da pratiche opache che hanno condotto ai
recenti scandali giudiziari, finalmente si stanno compiendo gesti concreti per
rendere il Comune, davvero, una casa di vetro consentendo a ciascuno di
verificare giorno per giorno quello che vi succede. Solo così è possibile
ricostruire quel rapporto di fiducia tra amministratori e amministrati che
rappresenta il presupposto indispensabile per la realizzazione di politiche
pubbliche efficaci".