venerdì 2 maggio 2014

"Capitale umano, tagli agli sprechi e open data"


Sono questi i tre punti della riforma della Pubblica Amministrazione, che "attuata in modo rigido, comporta la possibilità a zero euro di immissione di 10 mila posti di lavoro per i giovani".

Nei piani del governo ci saranno: la soppressione della commissione di Vigilanza sui fondi pensionisti con passaggio delle funzioni alla Banca d'Italia, l'accorpamento delle sovrintendenze e gestione manageriale dei poli museali, l'accorpamento di 20 istituti di ricerca, una sola scuola nazionale di amministrazione, la riduzione delle Prefetture a non più di 40 (nei capoluoghi di regione e in zone strategiche), l'eliminazione dell'obbligo delle aziende di iscriversi alle Camere di Commercio.

La razionalizzazione delle autorità portuali, l'inasprimento delle sanzioni nelle contese amministrative, la modifica delle sanzioni per le liti temerarie, l'introduzione del Pin del cittadino, la standardizzazione dei moduli per l'urbanistica nei vari Comuni, "perché – ha detto Renzi - vogliamo che la PA parli lo stesso linguaggio dappertutto".

La riforma prevede inoltre l'introduzione dell'esonero dal servizio e l'applicazione del part time e la possibilità di licenziamento per il dirigente che rimane privo di incarico oltre un determinato tempo.

Queste linee guida saranno inviate a tutte le parti sociali e istituzionali interessate, spiega Renzi, segnalando l'indirizzo mail creato ad hoc:rivoluzione@governo.it.