martedì 1 aprile 2014

Riforme, Serracchiani: "Per il Senato i territori potranno dire la loro"

"Credo che sia stato presentato un testo assolutamente equilibrato" che in alcune sue parti può anche essere rivisto. Lo ha detto, riferendosi al testo di riforma del Senato licenziato dal Consiglio dei ministri, il presidente del Friuli Venezia Giulia e vicesegretario del Pd, Debora Serracchiani. La proposta è anche il frutto del lavoro continuo fatto dal ministro Boschi, dal sottosegretario Delrio, e degli incontri con i presidenti di Regione e con l'Anci.

"Come è stato spiegato, in alcune sue parti si è pronti a rivederlo, ad esempio in tema di composizione: alcune Regioni chiedono che vengano distinte quelle più grandi da quelle più piccole" ha precisato Serracchiani. "In ogni caso si è segnata una svolta epocale in questo Paese. Finalmente si dà una risposta ai cittadini, si supera il bicameralismo perfetto. Del resto, come lo stesso Presidente della Repubblica ha ricordato ieri, si va verso un Paese semplificato che in qualche modo cerca di rispondere alle esigenze di questa crisi e alle necessità di una crescita che richiede istituzioni diverse".

Obiettando a quanti chiedono l'elezione dei componenti di quello che sarebbe il nuovo senato, Debora Serracchiani precisa che "I rappresentanti di Regione ed i sindaci vengono già eletti direttamente. Io credo che sia sufficiente questa elezione diretta di presidenti e sindaci per poterli collocare in una Camera Alta. E credo anche che questo sia il momento in cui i territori possano dire la loro parte. Lo faranno sulle disposizioni che hanno rilevanza regionale, su quelle che riguardano i rapporti con l'Unione europea, sulle riforme e sulle leggi costituzionali".

Secondo Serracchiani si ha modo, con questa riforma, di superare la cosiddetta potestà concorrente, tra ciò che fa il Governo e quello che spetta alle Regioni. Serracchiani ha esemplificato al riguardo citando le difficoltà di rapporto tra la sua Regione e il Governo centrale in materia di urbanistica, sanità, trasporto pubblico locale, temi di competenza regionale e territoriale ma che "hanno la necessità di alcune indicazioni standard di linee guida nazionali".